L’arte contemporanea e le sue declinazioni
di Massimo Lucidi
“L’Arte contemporanea e le sue declinazioni” è stata l’originale conversazione tenuta dal giornalista economico Massimo Lucidi nel suggestivo spazio emozionale ed espositivo della Serra dei Giardini della Biennale di Venezia. Su invito di Gianluca Quatraro editore del periodico Grab Magazine, la conversazione a colazione con un pubblico di collezionisti e designer è voluta essere una sorta di presentazione del modello low profile di confronto che nato dalla rete, dal web prende forma in spazi particolarmente suggestivi in occasione di appuntamenti imperdibili. Come ad esempio la Biennale. E così nei giorni in cui a Milano il gruppo di lavoro del quale faccio parte Electronic Art Cafè ha dato un contributo importante alla Mostra su Rotella, sono andato a Venezia per parlare di E.A.C. al pubblico della Biennale di Arte e di Architettura e ripercorrere così, idealmente, come un omaggio personale, le tappe e i luoghi di formazione del pensiero artistico contemporaneo. Occasione per scoprire sul campo come gli insegnamenti di Danilo Gigante presidente di International Broker Art, Massimo Ferrarotti presidente di Spirale Milano e di Umberto Scrocca ideatore e presidente giustappunto di Electronic Art Cafe siano per me stati fondamentali e costruttivi. Ad esempio la mostra Elements curata da Rem Koolhaas (forse quella “principale” della Biennale di Architettura di Venezia) è in linea con il “sentiment” che cercavo e che mi è stato spiegato nella pop art e ancor più nella pop up revolution: Venezia spiega, illustra, prende il visitatore per mano e racconta. Una mostra che vive col visitatore, per il visitatore, lo fa sentire, per una volta, adeguato. Di arte contemporanea… si deve parlare; parafrasando la pubblicità della Rai per l’Europa.
Uno scorcio della Sera dei Giardini, Biennale di Venezia.
Ca’ Corner