Nerone

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Sergio Terzi, conosciuto anche come Nerone, nasce nel 1939 a Villarotta di Luzzara, a Reggio Emilia in Italia. È pittore, scultore, scrittore, poeta e musicista.

Il più grande di sette fratelli, cresce in una famiglia povera con un padre alcolizzato e violento. Lui stesso alcolizzato ma poi curatosi, perde la moglie, il grande amore della sua vita, nell’autunno del 2012, dopo quasi 14 anni di sofferenze dovute all’Alzheimer. La vita è stata dura con lui. La creazione di ogni sua singola opera è sempre stata, è, e sarà sempre un modo per dare voce alle emozioni più profonde dell’artista, che si esprimono al meglio attraverso la capacità creativa surreale che Dio gli ha donato.

Autodidatta, inizia a dipingere all’età di trent’anni (1969) mostrando subito, nelle sue opere, una personalità esplosiva e un innegabile potenziale espressivo. Il suo mentore, Antonio Ligabue, di cui è l’autista per diversi anni, è stato uno degli artisti Naïve più importanti del XX secolo. Con il tempo la sua pittura subisce un’evoluzione. Inizialmente, ogni tela ha come tema centrale la vita, con il fascino dei colori a olio puri, intensi e decisi. A partire dalla fine degli anni 90, Nerone prende una direzione più astratta, perseguendo una maggiore libertà creativa. Si tratta della reazione alla sfida più grande della sua vita: la malattia incurabile della moglie. Nel 2002 decide di voltare pagina, creando opera d’arte molto informali e personali in una dimensione non rappresentativa composta esclusivamente da colore e materiali. I risultati sono sorprendenti, specialmente per l’abilità del maestro nel padroneggiare nuovi materiali (smalti) e nuove tecniche. Un nuovo stile di immagini che per la loro grande forza e rilevanza catturano lo spettatore.

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