“Per mestiere sviluppo con professionalità e costanza la mia passione”: si potrebbe sintetizzare così l’esperienza di Danilo Gigante uno dei broker più attivi nel mercato artistico italiano. Ma se la passione si fa ambizione, voglia di crescere, di mettersi sempre in gioco allora la sfida è eccellere e i risultati arrivano.
Non basta più definire Danilo Gigante un broker, un venditore d’arte. Perché da tempo ha smesso di vendere quadri, opere artistiche seppure notevoli e di autori famosi. Da tempo Gigante si sta affermando come mercante di idee per la capacità di dialogare con diverse forme di espressività artistica.
”Perché oggi non si vendono beni e servizi di cui abbiamo bisogno ma idee, progetti e valori in grado di emozionarci. Di darci futuro e speranza. Voglia di rimetterci in gioco” spiega sicuro Danilo Gigante, intervistato a Montecarlo per il Festival del Cinema creato e presieduto da Ezio Greggio. “Il target al quale mi rivolgo non è quello del collezionista classico dell’arte tout court ma i new comers dell’arte contemporanea che sono spesso essi stessi talent scout con un desiderio vero di avvicinarsi al mondo del bello per supportare, per salvare il mondo stesso dall’avidità di pochi. Per questo sono ottimista: vedo un mecenatismo diverso, più consapevole, per l’attenzione che collezionisti di nuova generazione mettono verso i giovani talenti artistici. Personalmente io stesso partecipo a tavoli di lavoro con critici internazionali, grandi dealer, mi imbatto in opinionisti globali e finisco che dall’essere considerato un venditore importante… mi trasformo in acquirente tout court. In questo caso la passione mi guida e l’interesse concorda… è bene comprare arte contemporanea. Parola di Danilo Gigante”.
Seguono foto di alcuni momenti delle premiazioni con Ezio Greggio e Danilo Gigante a Montecarlo per il film Festival 2014.
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